Il “via libera” allo smart working adottato contro la pandemia ha accelerato il processo di digitalizzazione del Paese. Cosa cambia per la scuola italiana? Quali prospettive vede per il futuro?
La scuola italiana ha bisogno di innovazione, come molti settori del nostro Paese. Certamente un avanzamento verso una maggiore modernità potrebbe giovare al sistema. Sistema che pure ha dimostrato e dimostra tutti i giorni di voler fare e di essere in grado di trovare soluzioni. Oggi, con il lockdown alle spalle ma la pandemia che ancora fa paura, questa che fino a ieri poteva sembrare una scelta, è diventata una necessità. In questo contesto sono personalmente convinta che le soluzioni arriveranno dai veri protagonisti: dai docenti, dai ragazzi e, perché no?, anche dalle famiglie. Abbiamo assistito ad alcuni esperimenti che, in questo senso, lasciano ben sperare. Non dimentichiamo che sul territorio nazionale ci sono da anni “buone pratiche” che possono rappresentare un modello di riferimento e funzionare come un volano per altre realtà che per una serie di fattori, anche esterni alla scuola stessa, stentano a trasformarsi.
Quali argomenti dovrebbe approfondire la scuola per essere davvero in linea con il cambiamento?
Prima di pensare agli argomenti possibili io credo che sia importante portare tutti i docenti, in tutto il Paese, partendo dalla scuola primaria, ad approfondire le proprie conoscenze in materia informatica con dei percorsi di formazione. Una volta terminata la formazione, credo sia fondamentale per i docenti conoscere le tecniche che consentano ad esempio di organizzare una classe virtuale. Oggi sul mercato ci sono una pluralità di strumenti, anche gratuiti, che devono poter essere utilizzati con facilità non soltanto per rispondere alle emergenze, ma più in generale come strumenti utili e necessari da avere nella “cassetta degli attrezzi”. Insieme alle app, ai repository di contenuti e a tutte le risorse che la rete offre.
Durante il lock down, per rispondere alle richieste delle scuole primarie dei nostri territori di riferimento, abbiamo organizzato, coinvolgendo un’animatrice digitale già esperta di formazione, una serie di webinar sulla didattica a distanza, coinvolgendo circa 400 insegnanti di tutta Italia. Forti di questa esperienza durante l’estate abbiamo lavorato ad un’offerta più ricca: strumenti per la didattica digitale e innovativa per la scuola elementare ed una serie di laboratori da poter svolgere in classe. Ad oggi abbiamo sfiorato le 4.000 iscrizioni.
Probabilmente nel mondo del lavoro le soft skills diverranno sempre più determinanti. Flessibilità, pensiero creativo, predisposizione al cambiamento, problem solving non sono normalmente materia d’insegnamento eppure andrebbero riproposte con forza anche a Scuola per preparare una risposta concreta alle nuove richieste del mondo del lavoro. Cosa ne pensa?
Le soft skill sono da tempo all’attenzione della scuola. Le metodologie oggi più utilizzate (dalla flipped classroom al debate, per fare due esempi) rispondono perfettamente a questa necessità, obbligando i ragazzi ad un apprendimento dinamico, non più basato sullo studio mnemonico e passivo. Il punto è esattamente questo. Combattere la passività dell’apprendimento e rendere la conoscenza non solo interessante ma anche dinamica. Sappiamo che lo studente deve essere al centro del suo percorso di apprendimento, che non vuol dire che deve studiare meno ma farlo diversamente. Lo dicono gli esperti, lo leggiamo nella letteratura di riferimento. Adesso è il momento di passare dalla teoria alla pratica.
Da anni Eni è impegnata nello sviluppo di progetti formativi: avete in programma altre attività di formazione on line per approfondire ulteriormente gli argomenti trattati o per affrontarne di nuovi?
Il sito eniscuola.net, punto di riferimento di tutti i nostri progetti, si prepara ad accogliere circa 100 lezioni virtuali su discipline scientifiche, che rilasceremo progressivamente nel corso dell’anno. Chimica, biologia, fisica e scienze della terra saranno le discipline che affronteremo, costruendole insieme a docenti di scuola superiori esperti della materia. Oltre a questi materiali il sito eniscuola contiene approfondimenti, giochi, esperimenti che possono essere replicati in classe e a casa. Contenuti di facile fruizione tutti legati ad argomenti e materie scientifiche.